Nel tardo pomeriggio di mercoledì si era diffusa la notizia della liberazione di tutti i tifosi laziali detenuti nel carcere di Bialoleka, in Polonia. L’Ambasciata italiana, però, ha smentito prontamente queste voci. Sono state però accolte altre due istanze di scarcerazione mediante cauzione di 7500 euro. Oggi altri tre andranno a processo. Attualmente sono ancora sei, sette con Jakub (cittadino della Repubblica Ceca), i tifosi la cui istanza di scarcerazione non è stata ancora accettata.
LE TESTIMONIANZE DEGLI ALTRI TIFOSI RILASCIATI
“Lalaziosiamonoi.it” ha intervistato Paolo, padre di Federico, uno dei ragazzi ancora detenuti nel carcere di Bialoleka:
“La situazione è questa: ieri un tribunale di secondo grado ha accettato l’istanza di scarcerazione su cauzione di 7500 euro per due ragazzi. Oggi il tribunale di primo grado si è uniformato a questa sentenza ed ha accettato la cauzione per la scarcerazione di altri due ragazzi. Ci auguriamo che questo tribunale abbia preso una decisione univoca per tutti, quindi anche per gli altri sei, ma attualmente sono solo quattro le istanze accettate. Dal punto di vista dei pagamenti la situazione è piuttosto complicata. Se hai i contanti paghi al tribunale che fa un fax al direttore del carcere ed esci subito, altrimenti con il bonifico ci vogliono due, tre giorni. I giudici potrebbero accettare la scarcerazione ma potrebbero farlo dopo Natale adducendo come motivazione il fatto che non c’è più tempo. Ripeto che stiamo pagando una cauzione altissima, è assurdo se non accettano”.
Foto – Gli striscioni delle tifoserie d’Europa per i laziali in carcere
In queste settimane la mobilitazione di molti tifosi, non solo laziali, ha contribuito a raggiungere cifre cospicue. Su forumlazioultras.it si citano altre tifoserie che, oltre agli striscioni, hanno raccolto somme di denaro:
“15 mila euro direzione Varsavia, con la promessa e la speranza di pagare le prime cauzioni per liberare i primi ragazzi ancora in carcere. Quella somma e’stata raggiunta grazie a noi Laziali, grazie ai fratelli Interisti, Triestini e Ascolani, ma anche, e non di poco, ai nemici storici di sempre: Romanisti, Napoletani, Milanisti, Doriani e Juventini. A queste curve, che MAI saranno amiche, rinnoviamo però il nostro rispetto e la nostra gratitudine. GRAZIE! Perché se è vero che, il proprio valore lo si misura in base al valore del tuo avversario, allora vuol dire che di valore qui ce n’è veramente tanto!”
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