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Al Bentegodi arriva il risultato che non t’aspetti. Il Verona, già aritmeticamente retrocesso, batte i campioni d’Italia della Juventus. Il 2-1 maturato nel corso dei novanta minuti è un risultato giustissimo alla luce di quanto fatto vedere in campo dalle due squadre. Ma la serata verrà ricordata soprattutto per l’addio al calcio di Luca Toni, questo splendido centravanti italiano lascia dopo 22 anni di carriera e tante soddisfazione, su tutte la vittoria del Mondiale con l’Italia nel 2006. Ed è proprio lui a sbloccare il risultato sul finale del primo tempo, dopo 40 minuti piuttosto noiosi e avidi di emozioni. L’attaccante si incarica della battuta del rigore assegnato per un fallo di Alex Sandro (apparso dubbio) e decide di beffare Neto con lo scavino, non proprio un’abitudine per lui.
Nella ripresa ci si aspetta la reazione della squadra di Allegri che invece continua a essere molle. Arriva così il raddoppio del Verona, c’è una ripartenza orchestrata proprio da Toni che lancia Ionita, il quale serve Viviani che da buona posizione batte Neto con un destro fulmineo all’incrocio dei pali. La Juventus continua a latitare, riesce comunque a colpire un palo con Zaza e si vede annullare, giustamente, un gol realizzato sempre dall’ex Sassuolo. Nel finale arriva anche l’espulsione per doppio giallo di Alex Sandro, ma prorio allo scadere dei tre minuti di recupero, arriva il rigore per fallo su Zaza. Dal dischetto c’è Dybala che non sbaglia e eguaglia il numero di gol realizzato da Tevez nella prima stagione in bianconero. Vince il Verona e forse regalo più bello per Luca Toni non poteva esserci.
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