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Non è valso alcun punto alla sua Australia, ma il gol segnato da Tim Cahill nella partita contro l’Olanda resterà nella storia di questi Mondiali brasiliani. Il centrocampista offensivo di origini samoane ed irlandesi è il factotum della sua nazionale, sicuramente il giocatore maggiormente incisivo nonostante i 35 anni di età. La sua marcatura è arrivata al 21esimo minuto, riportando la partita in parità appena una 40ina di secondi dopo la rete del vantaggio olandese firmata dal solito Arjen Robben.
Alla prima azione offensiva dopo lo svantaggio, Ryan McGowan ha sparecchiato il pallone in area di rigore con un lancio dalla trequarti. Sembrava un’azione inoffensiva, approssimativa, ma invece Cahill l’ha trasformata in oro seguendo con gli occhi la traiettoria, eludendo la marcatura di De Vrij, per poi calciare al volo di sinistro (è un destro naturale) in maniera perfetta. Il portiere Jasper Cillessen, vistosi arrivare addosso un bolide, non è riuscito a deviare il pallone che ha colpito la parte bassa della traversa prima di entrare in rete.
Purtroppo Cahill è stato costretto a lasciare il campo al 68esimo minuto a causa di un problema muscolare, non potendo aiutare la sua squadra a rimontare gli orange che nel frattempo si erano portati sul definitivo 3-2. Con la sconfitta finale di oggi l’Australia è già eliminata (causa differenza reti) dalla corsa per gli ottavi di finale, indipendentemente dal risultato di Spagna-Cile di questa sera alle 21. L’ultima partita del Girone B Cahill non potrà giocarla perché squalificato. Questo gol sarà dunque molto probabilmente l’ultimo segnato con la maglia dei canguri.
A giudicare dal rendimento in questo suo terzo mondiale, forse l’Everton ha sbagliato a lasciarlo partire a soli 32 anni nel 2012 per giocare nella MLS con i New York Red Bulls.
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