Secondo e finora ultimo israeliano a militare nella nostra Serie A (il primo fu Tal Banin in quel di Brescia), ieri sera Eran Zahavi è stato protagonista di un episodio disdicevole che sta facendo molto discutere a Tel Aviv: al Bloomfield Stadium si giocava il sentito derby tra l’Hapoel padrone di casa e il Maccabi, squadra capolista nelle cui fila milita proprio il talentuoso fantasista già autore di 9 gol in sei partite e capocannoniere del torneo. Sul risultato di 1-1 un tifoso di casa ha invaso il terreno di gioco, eravamo a ridosso della fine del primo tempo, dirigendosi verso Zahavi, reo di aver cambiato maglia: dopo le ottime annate all’Hapoel era stato acquistato dal Palermo nel 2011 dove era rimasto un anno e mezzo (due gol in 23 partite), salvo poi passare al Maccabi nel gennaio 2013.
Ebbene, questo sedicente tifoso ha aggredito il giocatore che ha reagito per difendersi, una colluttazione a cui ha posto fine la sicurezza dello stadio che ha allontanato il balordo, ma quando la situazione pareva potesse tornare alla normalità, se così si può dire, ci ha pensato l’arbitro dell’incontro a surriscaldare gli animi espellendo Zahavi. Mai scelta fu più infelice perché a quel punto i tifosi del Maccabi hanno a loro volta invaso il terreno di gioco, rendendo impossibile la prosecuzione del match: “Un giorno nero per il calcio israeliano ma è da tempo che si respira questo clima, il calcio sta diventando una specie di guerra” ha commentato il general manager dell’Hapoel, Eyal Berkovic. Sono stati già disposti 10 arresti, in cima il video dell’accaduto.
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