In Inghilterra, o meglio in Gran Bretagna, le scommesse sono una cosa seria. Quelle sportive esistono da sempre ma praticamente è possibile puntare su qualsiasi cosa, sono celebri le quote sui cappellini della Regina Elisabetta. La passione per le scommesse va di pari passo con quella per il calcio, normale quindi che dalla loro unione spesso nascano storie incredibili, come questa che arriva da Wrexham, nel Galles nord orientale. Questa storia racconta di un nonno lungimirante e fiducioso nelle capacità del suo piccolo nipotino che, tredici anni dopo, gli ha permesso di poter andare in pensione con un bel po’ di soldi in banca.

Il protagonista di questa storia è Harry Wilson, ala gallese scuola Liverpool veloce e dotata di un ottimo tiro, è nell’Academy dei Reds da quando aveva nove anni, che da ieri sera è il più giovane di sempre ad aver esordito con la maglia dei Dragoni. Sì perché questo ragazzo è nato il 22 marzo del 1997 e quando è entrato in campo nella sfida contro il Belgio aveva 16 anni e 207 giorni, 108 giorni in meno di un certo Gareth Bale detentore del primato fino a 24 ore fa. Come se non bastasse Wilson ha anche stracciato il record di giocatore più giovane della storia del Liverpool ad esordire con una nazionale, apparteneva a Raheem Sterling che nel giorno della sua prima con l’Inghilterra aveva poco meno di 18 anni.

Ma torniamo alla nostra storia che ha come protagonista, come anticipato, anche il nonno materno di Wilson, il signor Peter Edwards, 62 anni e una vita spesa a lavorare lontano da casa nel campo della distribuzione dell’energia elettrica. L’uomo aveva intravisto le doti del nipote quando aveva appena 18 mesi, così si era recato all’agenzia di scommesse di Wrexham chiedendo di poter puntare 50 sterline sul fatto che un giorno avrebbe esordito con la maglia della nazionale gallese. Ovviamente una richiesta del genere non arriva tutti i giorni e così da Wrexham la sua richiesta è stata girata agli uffici William Hill di Londra dove hanno deciso di quotare l’evento 2500/1.

Il piccolo Harry effettivamente con il pallone ci sapeva fare tanto che ben presto entrò a far parte delle giovanili del Liverpool, a quel punto il nonno ha provato a piazzare un’altra scommessa ma non gli è stato permesso perché in ballo ce n’era già una abbastanza consistente. Arriviamo così alle convocazioni per le ultime due partite del Galles nei gironi di qualificazione: la nazionale di Chris Coleman è falcidiata dagli infortuni e così all’ultimo momento il selezionatore si decide ad aggregare questo interessante giovane di appena sedici anni. Contro la Macedonia è in panchina ma non trova posto, la storia sembra ripetersi con il Belgio ma a pochi minuti dalla fine arriva il suo momento e all’87’ entra in campo al posto di Robson-Kanu.

Il nonno era a casa incollato alla televisione, vedeva scorrere i minuti, due sostituzione erano già state sprecate e ormai iniziava a perdere le speranze, fino al momento in cui ha visto il nipote alzarsi dalla panchina per entrare in campo. L’emozione è salita alle stelle e nessuno meglio di lui può raccontare quello che ha provato, questo è il suo racconto rilasciato alla BBC:

Ero in panico perché già c’erano stati due cambi e pensavo che ormai non poteva più succedere. Ma quando è entrato mi sono riempito un altro bicchiere di vino, in quel momento ero prima di tutto un nonno orgoglioso. Ho detto a mia moglie che avevo il cuore che batteva al ritmo di 106 pulsazioni al minuto, non sapevo se fosse una cosa positiva o no. Quando aveva più o meno 18 anni lo vedevo giocare con il pallone sul tappeto, ancora non aveva nemmeno imparato a camminare. Andai da William Hill per chiedere come avrei potuto piazzare la mia scommesso, non ne avevano idea e mi misero in contatto con Londra. E ora eccomi qua, mia moglie non sta nella pelle, dopo anni di lavoro lontano da casa me ne sono andato immediatamente in pensione: ieri avevo avvisato il mio capo che se Harry avesse giocato non sarei più andato a lavoro!

Le 125 mila sterline guadagnate ieri sera contribuiranno a rendere la pensione dei signori Edwards più spensierata e felice. Questa storia ne fa tornare alla mente altre due molto simili. La prima risale ad un anno fa, quando Ryan Tunnicliffe ha esordito con il Manchester United il padre ha incassato 10 mila sterline; lo stessa cifra incassata dal padre di Chris Kirkland (attuale portiere dello Sheffield Wednesday) che aveva puntato sull’esordio in nazionale del figlio prima dei 30 anni, suggerendo di fare lo stesso anche ai suoi amici, la cosa più buffa è che l’esordio in effetti è arrivato nell’estate del 2006 in occasione di un’amichevole con la Grecia e ad oggi è la sua unica partita con la nazionale dei Tre Leoni. Auguriamo a Wilson una carriera più ricca di soddisfazioni, sicuramente è quello che desidera anche nonno Peter.

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ultimo aggiornamento: 16-10-2013