Robinho, ex centravanti brasiliano del Milan, è stato condannato dalla nona sezione del tribunale di Milano a nove anni di carcere per violenza sessuale di gruppo. La vittima è una ragazza albanese che all’epoca dei fatti aveva 22 anni ed è stata avvicinata dal campione sudamericano e altri amici in un ristorante milanese nel 2013. La violenza si è consumata dunque proprio quando Robinho giocava nel Milan e secondo le indagini degli inquirenti italiani la violenza fu perpetrata assieme ad altre cinque persone.
Ad un anno e mezzo dai fatti contestati, il pm milanese Ammendola aveva già chiesto l’arresto del brasiliano. Dopo aver conosciuto la ragazza albanese in un ristorante, Robinho accompagnò la moglie a casa e poi si recò con cinque amici in un locale milanese dove alla comitiva si aggiunse l’allora 22enne. La situazione è presto degenerata fino alla violenza sessuale di gruppo per la quale ora è arrivata la dura sentenza di 9 anni di carcere.
Non è la prima volta che il brasiliano finisce nei guai per violenza sessuale: nel 2009 fu arrestato in Inghilterra per lo stesso motivo, quando vestiva la maglia del Manchester City. Fu poi rilasciato su cauzione e infine prosciolto in tribunale. In Italia, l’attuale attaccante dell’Atletico Mineiro, è sbarcato nel 2010, giocando in tutto quattro stagioni con il Milan e conquistando lo scudetto del 2011. Con la nazionale verdeoro vanta ben 100 presenze, l’ultima giocata a gennaio di quest’anno.
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