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Erano delle schegge impazzite i teppisti che hanno invaso il campo a Lecce, dopo aver visto la loro squadra perdere il treno della Serie B contro il Carpi, nella finale play off. Il racconto di Marco Marchello alla Gazzetta dello Sport, lo steward che ha fermato l’orda barbarica diretta negli spogliatoi dove si erano rifugiati i calciatori:
“Quando ho visto avvicinarsi quell’onda di tifosi inferociti, ho avuto paura solo per l’incolumità dei calciatori. Ho provato a resistere davanti alle scalette che conducono negli spogliatoi; ho parato tanti colpi proibiti sferrati da ragazzi che erano fuori di testa e armati di seggiolini, cordoni, bottiglie, tavolini e intere panchine. Il loro obiettivo era raggiungere i giocatori; per fortuna, nel sottopassaggio mio cugino Rossano Marchello, il responsabile del servizio steward, è riuscito a chiudere il cancello anti-panico, che ha retto all’assalto dei tifosi, bloccati quindi prima di accedere agli spogliatoi”.
Intanto il Giudice Sportivo ha comminato quattro gare effettive a porte chiuse e 15mila euro di ammenda al club salentino. Il giudice ha anche disposto di rimettere gli atti alla Lega italiana calcio professionistico per quanto di competenza. La Questura di Lecce ha intanto comunicato di avere arrestato un tifoso del Lecce, colto in flagranza di reato ieri pomeriggio al Via del Mare mentre stava lanciando dei sassi contro le forze dell’ordine al termine della partita pareggiata con il Carpi.
Si tratta di Virgilio Coppola, 27 anni, residente a Erchie, in provincia di Brindisi. Sono stati inoltre denunciati, in stato di libertà, S.M., 23 anni, di Surbo, e Z.L., 19 anni, di San Cesario, per lancio di materiale pericoloso durante la competizione sportiva. Ma le indagini per individuare i responsabili delle azioni illecite, per l’invasione di campo al Via del Mare con devastazione di panchine, reti delle porte e cartelloni pubblicitari, e per i tafferugli scoppiati all’esterno dello stadio sono appena all’inizio.
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