Chi è Duvan Zapata? Se lo sono chiesti i tifosi napoletani quando De Laurentiis, che pure era a un passo da Matri, ha virato deciso sul 22enne colombiano dell’Estudiantes: al club partenopeo serviva un altro attaccante, Zapata era il nome forte del Sassuolo, alla fine è arrivato in Campania. In sordina ma, trapela dall’ambiente azzurro, con molte aspettative. Quelle del ragazzo, quelle di Rafa Benitez, che ha dato il via libera al suo acquisto dopo aver sentito il suo ex scudiero Mauricio Pellegrino, uomo di fiducia prima al Valencia da giocatore quindi al Liverpool e all’Inter in qualità di vice: ora l’ex terzino è l’allenatore dell’Estudiantes, glorioso club argentino col quale Zapata è esploso negli ultimi mesi, seppur a malincuore si è dovuto privare della sua pedina offensiva non lasciando dubbi al tecnico del Napoli. Per Pellegirno Zapata sarà un crack, più forte di Jackson Martinez, stesso fiuto del gol di un altro illustre connazionale come Radamel Falcao, 190 centimetri di potente ebano arrivato alle pendici del Vesuvio per 6 milioni di euro. Un potenziale affarone.
Zapata è sbarcato in Italia domenica mattina, ha sostenuto le visite mediche a Castelvolturno che ha superato brillantemente: ha un grande fisico, una resistenza da giovanotto più che in salute, progressione da urlo e sfrontatezza dei 20 anni. Chi lo ha visto giocare racconta di un attaccante potente ma indisciplinato, una prima punta facilmente adattabile a ruolo di esterno offensivo, perfetto per il 4-2-3-1 di Benitez, una freccia secondo molti particolarmente velenosa nella faretra del tecnico spagnolo, seppur bisognoso di lezioni tattiche per contribuire in maniera importante anche alla fase di ripiegamento. Domenica sera si è piazzato alle spalle di De Laurentiis sulle tribune del San Paolo, nessuno lo riconosceva, Zapata ha preso appunti mentali quando sul rettangolo verde ci sarà lui; intanto è rimasto impressionato dall’atmosfera:
“Ho subito provato l’emozione del San Paolo e la grande passione dei tifosi. Ringrazio la società per questa opportunità, per me giocare nel Napoli è una grande gioia”.
Dopo la partita giro turistico per Napoli, quindi ieri mattina alle 9 era già sul campo di allenamento per trovare la forma migliore: non gioca dall’8 agosto quando con l’Estudiantes affrontò l’All Boys nel campionato argentino, a Paco De Miguel il compito di portarlo velocemente al top. Nei prossimi giorni dovrà tornare in Sudamerica per gli ultimi adempimenti burocratici (durante la sosta?), poi potrà pensare esclusivamente al Napoli: contro il Chievo, sabato prossimo alle 18, siederà con ogni probabilità in panchina. Prima o poi arriverà il suo turno, Benitez studia per lanciarlo al momento giusto. Zapata lavora per stupire chi ha stupito lui: gli appassionatissimi tifosi partenopei.
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