Mohamed Zidan, a volte ritornano. Alzi la mano chi non ricorda chi sia questo calciatore egiziano, ex numero 10 di diverse compagini di Bundesliga (Werder Brema, Magonza, Amburgo e Borussia Dortmund). Ad inizio degli anni 2000 il suo nome, anche un po’ per assonanza con il mito Zinedine Zidane, è assurto alle cronache calcistiche europee che lo davano come il nuovo astro del calcio africano. Nato nel 1981, Zidan mostrò grandi numeri al suo sbarco nel massimo campionato tedesco proveniente dal club danese del Midtjylland. Dopo una paio di stagioni a buoni livelli, gradualmente è andato perdendosi nonostante fosse dotato di un’ottima tecnica di base.
La sua carriera si è interrotta pochi mesi fa, quando a soli 32 anni ha deciso di appendere le scarpette al chiodo rescindendo il contratto che lo legava al Baniyas, negli Emirati Arabi. Ora, però, Zidan rischia di trascorrere i prossimi sei anni in carcere dopo essere stato colpito da una condanna per truffa ai danni di una società immobiliare. Attualmente commentatore TV di partite di calcio per l’emittente Al-Jazeera, di recente l’ex Borussia Dortmund avrebbe utilizzato per l’acquisto di un immobile tre assegni irregolari.
Per questo motivo, il giudice di un tribunale egiziano lo ha condannato in primo grado a sei anni di reclusione, anche se la sentenza non è immediatamente operativa. Mohamed Zidan ha già fatto sapere che presenterà ricorso in appello, ma per ora si sarebbe limitato a fuggire all’estero. A chi gli ha chiesto un parere sull’accaduto, il tecnico del Borussia, Jurgen Klopp, che ha allenato il numero 10 egiziano, ha detto: “Le cose non sono come vengono descritte”.
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